STUDENTI-ATLETI DEL LANDI: QUANDO LA DETERMINAZIONE SI UNISCE AL TALENTO
|E’ un dato di fatto che la scuola occupa gran parte delle nostre giornate e tra i compiti e lo studio
non c’è spesso la possibilità di fare molto. Eppure c’è perfino chi riesce a bilanciarsi tra l’essere uno
studente e l’essere un atleta a livello agonistico. Il Liceo Ascanio Landi, ad esempio, è stracolmo di
ragazzi dai mille talenti e non c’è da stupirsi di ciò; l’istituto si è sempre mostrato pronto ed
entusiasta nel motivare i ragazzi a dare il meglio di sé sia in ambito scolastico, sia nella vita di tutti i
giorni. Abbiamo intervistato due di loro Noemi Nicosanti, 17 anni karateka e Giacomo Biserna, 18
lanciatore di giavellotto. Ecco cosa ci hanno detto:
Qual è il vostro titolo sportivo?
Biserna, tra gli altri titoli, ricorda di essere stato tre volte campione italiano, due volte vicecampione
italiano e internazionale di lanci a Halle.
Nicosanti vanta ugualmente molti titoli, tra i quali quelli di vicecampionessa europea e italiana e di
campionessa a Dubai,che è probabilmente quello che ricorda con più entusiasmo.
Quando avete iniziato e perché?
Biserna: “Ho iniziato in primo superiore perché alle medie, durante educazione fisica, tra le tante
prove si faceva il lancio del vortex ed ero stato scelto per partecipare ad alcune gare poiché andavo
bene in quell’attività”.
Nicosanti : “Io invece ho iniziato a quattro anni e mezzo. Prima facevo ginnastica, però mio padre
insegnava karate e , vedendo lui , mi sono appassionata a questo sport”.
Come vi bilanciate tra la scuola e lo sport?
Biserna: “Io mi alleno ogni lunedì, mercoledì e venerdì a Ostia; esco alle due da casa e ritorno per
le nove, quindi studio svegliandomi alle quattro di mattina e lo stesso vale per il resto della settimana perché i
martedì e i giovedì mi alleno qui a Velletri. Cinque giorni su sei della settimana scolastica li passo
ad allenarmi”.
Nicosanti: “Io il lunedì, il martedì e il giovedì mi alleno a Roma, quindi parto subito dopo la scuola e
ritorno la sera alle sette, quindi studio da quell’ora fino a mezzanotte. Gli altri giorni invece mi
alleno a Velletri , quindi riesco a studiare il pomeriggio”.
Cos’è che vi spinge a continuare?
Biserna: “Sicuramente le prospettive di lavoro che questo sport apre sono importanti, ma la vera
motivazione sono i risultati”.
Noemi: “ Per me è lo stesso; attraverso i risultati vorrei entrare in polizia o aspirare alla nazionale
senior . Magari un giorno…”.
Come reagite ai fallimenti?
Biserna: “Io sono sempre stato uno che se va male in una gara la elimina totalmente, come se non
fosse mai successo. Magari sto un po’ giù di morale e smetto di parlare con gli altri, però poi torno
in campo più determinato che prima e mi alleno lavorando sui problemi che ci sono stati nella mia
performance”.
Nicosanti: “A me è capitato proprio questa settimana; ho avuto due gare e sono arrivata quinta. La
sera sono stata male e mi sono arrabbiata, però il giorno dopo mi sono spinta al massimo perché
diciamo che la sconfitta è sempre uno stimolo a fare meglio”.
Avete mai avuto uno di quei periodi talmente stressanti che vi hanno portato a pensare di
lasciare la scuola e/o lo sport?
Biserna: “Sicuramente! Ho pensato spesso di lasciare la scuola, soprattutto quando il periodo di
preparazione sportiva comincia a essere lungo e impegnativo. Allo stesso modo ho pensato di
lasciare lo sport perché ho avuto un’operazione al ginocchio e pensavo che non sarei riuscito a
superarlo”.
Nicosanti: “Io non ho mai pensato di lasciare lo sport , ma lasciare lo studio è un pensiero sempre
presente soprattutto quando devo assentarmi da scuola per intere settimane per le gare e quando
torno sono talmente indietro con le materie che penso : ‘A quale scopo tornare?!’ .
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere questo stile di vita?
Biserna: “L’unico consiglio che posso dare è quello di essere determinati perché la mancanza di
determinazione potrebbe portarti ad andare male nello sport e anche a scuola. Se non sei
determinato non ce la fai”.
Nicosanti: “Anch’io penso che la parte più importante sia avere determinazione e credere in se
stessi perché non è mai tardi per provare. Certo entrare nell’agonistica alla nostra età è un po’
difficile, ma non è qualcosa d’impossibile…”.
Avete un rituale pre-gara?
Biserna: “Io inizio a entrare nell’ottica della gara una settimana prima perché sono una persona
molto ansiosa soprattutto anche dopo l’operazione al ginocchio. Di solito nella settimana prima
della gara non esco mai con gli amici e passo il tempo a casa a riposarmi, dormo il più possibile e
mi alleno”.
Nicosanti: “Anch’io non ho un momento di svago, solo allenamento. A ogni gara, però, ho sempre
con me dei porta fortuna: un toppino che metto a ogni gara e un elastico per i capelli. Sono un po’
scaramantica effettivamente”.
Qual è il vostro ricordo più bello?
Biserna: “Forse il momento più bello è quando ho esordito con la maglia nazionale cosa che, tra l’altro, è
Successa poche settimane fa, ma anche quando ho fatto il minimo per i mondiali due anni fa”.
Nicosanti: “Io ce ne ho due: sicuramente quando ho iniziato a fare le gare con la nazionale e poi
quando ho vinto gli internazionali a Dubai”.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
Biserna: “All’inizio volevo arruolarmi, ma ora non ne sono più sicuro perché pretendono molto dagli
atleti e lo sport che faccio è anche molto traumatico, facilmente, infatti, potrei subire strappi
muscolari o slogamenti ecc. ecc., cose queste che impedirebbero lo svolgimento di un normale
allenamento…Stavo pensando di prendere fisioterapia all’università” .
Nicosanti: “Io vorrei continuare sia con la scuola che con lo sport. Qualora non venissi accettata in
polizia continuerei comunque ad allenarmi e a studiare perché vorrei entrare all’università”.
Ricapitolando… Essere un atleta agonistico e uno studente allo stesso tempo non è affatto facile, ma
neanche impossibile se si è determinati ed entusiasti in ciò che si fa. Noemi e Giacomo sono un
chiaro esempio di quanto il duro lavoro porti a grandi soddisfazioni e il Liceo Landi è più che fiero
di averli. Un caloroso grazie va ovviamente a Noemi e Giacomo che hanno accettato la nostra
intervista. Un augurio per tutto ciò che verrà sia nell’ambito scolastico che sportivo!
Giorgia Savo